Al direttore - Questa storia della casa di Lampedusa acquistata e non acquistata da Berlusconi mi sembra un bel pasticcio. Vorrei capire se Mieli ha avuto ragione nell’affermare in tv che il premier ha detto una bugia, perché la casa non l’ha comprata.Vincenzo Vicedomini, Salerno 
Ieri mi era sembrato che Paolo Mieli avesse scambiato un pasticcio per una bugia, e che avrebbe dovuto essere più cauto e contegnoso, oggi dovevo ritrattare e scusarmi, visto che pasticcio e bugia sembravano tenersi la mano, e la responsabilità sembrava da attribuire a Silvio Berlusconi, che contegnoso non è stato. Poi
sono arrivati atti di preliminare d’acquisto e tre assegni per la caparra, firmati addirittura dal presidente del cda della Foglio edizioni Giuseppe Spinelli, lo stupendo funzionario della Regina, intendo la nostra partner al 38 per cento Veronica Lario, che in caso di disavanzo di bilancio dovrebbe farci, come dire?, il pieno di benzina. Mi sento miracolato da tanta documentazione. Se poi la casa resterà ai proprietari, il Cav. dovrà comprarsi una casetta in Canadà, tutta piena di fiori di lillà. O altra capanna in Lampedusa. Baci a tutti dal vostro immobiliarista di fiducia. (il Foglio)
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