Durerà? La storia italiana è piena di fenomeni effimeri - primo fra tutti L’Uomo Qualunque di Guglielmo Giannini - ma ho la sensazione che M5 sia qualcosa di diverso: parte dal basso, è pop, è web, è altamente distruttivo per tutto ciò che abita ora il Parlamento. Quello che hanno i grillini manca agli altri: il lanciafiamme. Sintesi: Grillo se la ride, i partiti piangono. Il Pdl è in una crisi profonda. Paga il dazio del passo indietro di Berlusconi, la rottura dell’alleanza con la Lega e l’appoggio al governo Monti che in maniera crescente i suoi elettori percepiscono come il «nemico» a Palazzo Chigi. Il Pd se la cava un po’ meglio, ma con il pericolo dei grillini in avanzata e un’alleanza con Di Pietro e Vendola dai toni surreali. Basterà a salvarlo dallo tsunami? Ne dubito. Siamo all’inizio della polverizzazione del quadro politico, con partiti destinati a diventare sempre più piccoli. Uno scenario in marcia verso quello di Atene, dove l’ingovernabilità è dietro l’angolo. Anche in Italia, come in Francia e in Grecia, ha votato la crisi. Ma mentre a Parigi il sistema presidenziale ha salvato la baracca e ad Atene è il caos, da noi è il limbo. Un’incertezza che ha fatto boccone anche del governo Monti. Mentre l’Europa «fasciocomunista» brucia, l’Italia è tragicomicamente a bagnomaria. |
mercoledì 9 maggio 2012
Grillo se la ride. I partiti piangono. Mario Sechi
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