Della serie: predicano bene e razzolano male. Si sono spenti poche ore fa i riflettori di un palco, quello del ‘concertone’ del 1°maggio, che ha riunito in piazza San Giovanni a Roma – a detta degli organizzatori – 500 mila persone. Come solitamente avviene ogni anno, tra artisti illustri, pogo, musica e vinello a volontà un must del concerto che celebra la Festa dei lavoratori sono gli appelli e gli slogan. Manco a dirlo, l’edizione 2012 ha avuto come temi centrali crisi, disoccupazione e morti bianche.
Niente di nuovo, considerando la natura dell’evento. Ma tra un Caparezza che rivolge il suo pensiero “agli operai sulla torre” – quelli arroccati da mesi per protesta sulla torre della stazione centrale di Milano – e a quelli che “lottano ogni giorno”, il minuto di silenzio della piazza per ricordare le persone morte sul lavoro, e una Susanna Camusso che tra un’esibizione e l’altra dichiara: Ogni occasione va sfruttata per mettere al centro i temi del lavoro. E questo pubblico di giovani è attento alle questioni del lavoro e ai problemi del paese”, c’è una nota che stona.
Il perché è presto detto. E siamo sicuri che a tutti voi che avete partecipato al ‘concertone’ strideranno le orecchie, e non per le casse a palla. Giovedì scorso un blitz dei carabinieri al cantiere del palco ha fatto venire a galla una sfilza di irregolarità da parte delle ditte che organizzano lo spettacolo: otto prescrizioni penali per mancata osservanza delle misure di tutela della sicurezza dei lavoratori, multe per 10mila euro per rapporti di lavoro irregolari, e – udite, udite – altri 43mila euro di multa sempre per infrazioni in materia di tutele sul posto di lavoro e la denuncia di sei rappresentanti delle aziende. Una roba che farebbe cascare la folta chioma riccia a Caparezza.
Ma oltre alle cifre, a sconvolgere è stata pure la giustificazione che l'organizzazione del Concerto, promosso da Cgil, Cisl e Uil ha dato: “Le irregolarità sono da considerarsi fisiologiche per un cantiere di tali dimensioni”. Fisiologiche?! Ma roba da matti. Proprio loro che glorificano la festa di tutti i lavoratori scadono in contratti irregolari, violazioni della sicurezza sul lavoro, e - come nel caso di un imprenditore di Viareggio che si è beccato una multa di 3mila euro più sospensione (temporanea) dell’attività – nell'impiego in nero di operai addetti al montaggio del palco per la festa del 1° maggio.
A ‘concertone’ finito tiriamo tutti un sospiro di sollievo, visto che è filato tutto liscio. Ma ci chiediamo cosa sarebbe successo, alla luce di quanto emerso dopo i controlli, se si fosse ripetuto quanto già successo recentemente a quei due operai morti mentre stavano allestendo i palchi per i concerti di Jovanotti e Laura Pausini… (l'Occidentale)
Niente di nuovo, considerando la natura dell’evento. Ma tra un Caparezza che rivolge il suo pensiero “agli operai sulla torre” – quelli arroccati da mesi per protesta sulla torre della stazione centrale di Milano – e a quelli che “lottano ogni giorno”, il minuto di silenzio della piazza per ricordare le persone morte sul lavoro, e una Susanna Camusso che tra un’esibizione e l’altra dichiara: Ogni occasione va sfruttata per mettere al centro i temi del lavoro. E questo pubblico di giovani è attento alle questioni del lavoro e ai problemi del paese”, c’è una nota che stona.
Il perché è presto detto. E siamo sicuri che a tutti voi che avete partecipato al ‘concertone’ strideranno le orecchie, e non per le casse a palla. Giovedì scorso un blitz dei carabinieri al cantiere del palco ha fatto venire a galla una sfilza di irregolarità da parte delle ditte che organizzano lo spettacolo: otto prescrizioni penali per mancata osservanza delle misure di tutela della sicurezza dei lavoratori, multe per 10mila euro per rapporti di lavoro irregolari, e – udite, udite – altri 43mila euro di multa sempre per infrazioni in materia di tutele sul posto di lavoro e la denuncia di sei rappresentanti delle aziende. Una roba che farebbe cascare la folta chioma riccia a Caparezza.
Ma oltre alle cifre, a sconvolgere è stata pure la giustificazione che l'organizzazione del Concerto, promosso da Cgil, Cisl e Uil ha dato: “Le irregolarità sono da considerarsi fisiologiche per un cantiere di tali dimensioni”. Fisiologiche?! Ma roba da matti. Proprio loro che glorificano la festa di tutti i lavoratori scadono in contratti irregolari, violazioni della sicurezza sul lavoro, e - come nel caso di un imprenditore di Viareggio che si è beccato una multa di 3mila euro più sospensione (temporanea) dell’attività – nell'impiego in nero di operai addetti al montaggio del palco per la festa del 1° maggio.
A ‘concertone’ finito tiriamo tutti un sospiro di sollievo, visto che è filato tutto liscio. Ma ci chiediamo cosa sarebbe successo, alla luce di quanto emerso dopo i controlli, se si fosse ripetuto quanto già successo recentemente a quei due operai morti mentre stavano allestendo i palchi per i concerti di Jovanotti e Laura Pausini… (l'Occidentale)
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