E' proprio vero: i giovani guardano i grandi e imparano. Più li frequentano e più li imitano. Accade che, lontano dai riflettori che contano, i giovani del Pd abbiano eletto il proprio segretario attraverso delle primarie nazionali. Nel vedere come è stato gestito il tutto Veltroni sarà senz’altro soddisfatto, si stanno seguendo le sue orme.
Il nuovo segretario è Fausto Raciti, siciliano, ventiquattro anni, da anni impegnato con la sinistra giovanile. Pupillo di Walter. Come avviene tra i grandi, le trattative di palazzo davano il fanciullo segretario giovanile già da un pezzo. Ma serviva l’incoronazione popolare. Per dirla in politichese: l’incoronazione doveva arrivare attraverso una grande festa della democrazia. Che bravi questi giovani, litigano come i grandi, agiscono secondo logiche da prima repubblica, sparano cifre come i loro ministri ombra e quando si tratta di primarie seguono le orme paterne. Il Movimento giovanile cresce seguendo gli insegnamenti di Walter e dopo queste primarie in salsa giovane ne abbiamo chiara la conferma.
Ecco un primo indizio: le cifre. Di Ufficiali non ce ne sono ma, secondo altre stime, “ufficiali” solo tra virgolette, a votare sono stati 121.623. Tanti? Pochi? Va a sapere. Ma per Walter sono stati tanti ben più dei francesi iscritti al partito socialista che hanno partecipato al ballottaggio tra Royal e Aubry! E scusate se è poco, viene da aggiungere. Tutto sembrava andare per il verso giusto, secondo appunto la walter strategy, quando, è proprio il caso si dirlo, a rompere gli inciuci nel paniere, è arrivata Giulia Innocenti, coetanea di Raciti, e proveniente dai radicali. La fanciulla rischiava di mandare a carte quarantotto tutta la pantomima delle primarie giovanili. Mentre la base giovanile beveva il frullatone delle primarie e della grande festa di democrazia i leaderucci del movimento si facevano gli affari loro. In ordine dalla base militante in buona fede sono stati denunciati: caos durante lo spoglio delle schede, zero seggi nelle zone dove la Innocenti era più forte ( un solo seggio a Palermo, contro i quarantadue dei comuni della provincia), palesi inviti da parte degli scrutatori a votare Raciti, voti per Raciti arrivati via mail e chi, addirittura ha votato telefonicamente.
Insomma ognuno ha cercato in qualche modo di partecipare alla grande festa della democrazia. Ecco perché erano “più dei francesi iscritti al partito socialista che hanno partecipato al ballottaggio tra Royal e Aubry!”In Francia si sa, le feste non finiscono mai a tarallucci e vino. (l'Occidentale)
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