domenica 2 settembre 2007

"Così ho vinto l'esame di Silvio e a ottobre rilancio la mia sfida". Concita De Gregorio

"NIENTE domande personali. Basta parlare della mia vita privata. Tanto si sa già tutto e poi a chi interessa?".

Basta con le calze autoreggenti, sì. Domande politiche. Michela Vittoria Brambilla, da quattro anni presidente dei giovani di Confcommercio e da pochi giorni titolare del marchio "Partito della Libertà". Lei come ha conosciuto Berlusconi e quando?
"Molti anni fa lavoravo a Mediaset, allora si chiamava Videonews. Facevo la giornalista. L'ho incontrato per la prima volta nella sua veste di imprenditore tv. Conoscersi però è un'altra cosa. È successo molto tempo dopo, un anno fa scarso".

Berlusconi a Telese ha raccontato che lei è stata scelta per guidare i Circoli della libertà essendo risultata la migliore tra i candidati. Di che tipo di selezione si è trattato?
"Non la definirei una selezione. L'autunno scorso mi stavo occupando di una Finanziaria molto punitiva per la categoria che rappresento. Lei sa che questo governo ha escluso la Confcommercio dal tavolo della concertazione per un pregiudizio ideologico contro i commercianti. Sono diventata catalizzatore di un malcontento diffusissimo e radicato. Al meeting di Rimini Berlusconi aveva parlato per la prima volta della sua intuizione: i Circoli della libertà. Alla prima occasione l'ho avvicinato e gli ho detto: i Circoli esistono già nella realtà, basta dargli forma. Così mi sono offerta di costituire l'associazione nazionale per coordinarli. Oggi sono oltre cinquemila".

Gira voce che siano venti, invece. Chi li cerca non li trova.
"Se si riferisce all'articolo pubblicato da Diario le rispondo che mi fa molto piacere: ci attaccano perché ci temono. Entro l'anno avremo un circolo in ciascuno dei novemila comuni d'Italia. Ad ottobre faremo a Roma il meeting nazionale".

Quanti delegati?
"Ancora non posso essere precisa, ci stiamo lavorando".

C'è una struttura di vertice? Lei presidente. Poi?
"No, non è una organizzazione piramidale. Io sono il presidente nel senso che rispondo personalmente alle centinaia di mail quotidiane che mi arrivano da ogni genere di persona, giovani e anziani, elettori del centrodestra e delusi del centrosinistra. Coordino, tengo i contatti coi presidenti di circolo".

Che sono? Può dare qualche indicazione sulle persone?
"Ma sono nomi che non vi dicono niente: pensionati e studenti, imprenditori e lavoratori autonomi. Gente non famosa".

Disillusi dalla politica, voti da recuperare.
"Non è disamore per la politica. È disinganno per questa politica. Per le bugie di questo governo. L'antipolitica è figlia delle promesse non mantenute. Crescono le tasse, aumenta la spesa pubblica, peggiorano i servizi. Ecco che monta l'impotenza".

Berlusconi dice che lei è una "brava figlia". Dice che le darà un sottosegretariato all'Ambiente.
"Ci ho parlato poco fa. Non ha detto così, ha smentito. A me comunque non interessano le poltrone. Nella mia azienda ne ho di più solide di quelle che potrebbero offrirmi".

Al principio dicono tutti così, poi cambiano idea.
"Cambiare idea non è un delitto. Comunque io non considero il tema".

Ha detto che non s'interessava di politica, in un'intervista del 2004, e che aveva votato scheda bianca. E' stato Berlusconi a redimerla?
"Rettifico quell'intervista: non ho mai votato scheda bianca. Sono sempre stata vicina al centrodestra".

Cattolica?
"Sì"

Non è sposata col padre di suo figlio. E' favorevole ai Dico?
"Abbiamo detto niente vita privata".

Vorrei sapere cosa pensa dell'opportunità di regolare le unioni di fatto da politica, da cattolica e da persona che ne costituisce una.
"I diritti individuali sono già garantiti. L'unica cosa che i Dico avrebbero portato sarebbe stata la pensione di reversibilità per i conviventi, che d'altra parte il sistema pensionistico nazionale non sarebbe stato in grado di sostenere. I figli, il diritto alla visita in ospedale: tutto questo già c'è e quel che non c'è si può correggere caso per caso. Esistono le scritture private. Stiamo parlando di una questione che riguarda una minoranza del paese, non sono queste le priorità di un governo".

Che sono invece?
"Sicurezza, riduzione della spesa pubblica, politica fiscale"

Pensa che la legge sull'aborto, la 194, sia da cambiare?
"Non è materia da dare in pasto alle logiche di schieramento. E' un tema delicato, bisogna rispettare la libertà di coscienza".

Ma la legge è da cambiare o no?
"Riprendere in mano un testo datato ed approfondire i temi può essere positivo".

Come risolverebbe la crisi Alitalia?
"Bisognava fare un piano industriale e vendere un anno fa. Il rinvio ha fatto crollare il mercato azionario a danno dei poveretti che ci avevano investito e fatto aumentare i debiti inutilmente".

Come riformerebbe le pensioni?
"Non si può abolire lo scalone. E' una misura che il sistema non sostiene ed è inoltre a vantaggio dei soliti noti. Bisogna pensare alle nuove generazioni. Le revisioni dei coefficienti vanno a danno dei giovani".

Uomini e donne devono andare in pensione ad età diverse?
"In teoria no, ma nella pratica le condizioni di vita e lavoro di uomini e donne sono ancora molto diverse. Riparliamone quando la parità sul lavoro sarà effettiva".

Cioè tra parecchio. Oggi Forbes fornisce una classifica in cui Marina Berlusconi è la donna più potente d'Italia. Lei a che posto è?
"Non credo nella differenza di genere e mi fanno ridere le classifiche. S'immagini l'effetto che mi fa una graduatoria delle donne potenti".

Come si fa a non credere alla differenza di genere? Non è un dato di fatto?
"Intendo che non m'interessa sapere se una persona capace è uomo o donna. Se poi vogliamo proprio parlare di donne non sarò io a stupirmi che ce ne siano di competenti e preparate. A destra come a sinistra".

Lei disse che apprezzava Finocchiaro, Melandri e Prestigiacomo...
"Di donne preparate e capaci in politica ce ne sono moltissime".

Queste le apprezza?
"Non mi faccia fare elenchi di nomi".

Diciamone uno alla volta. Chi le piace al Governo? Emma Bonino?
"Ha una storia importante, è coerente. Ha dignità".

Melandri, Turco?
"Basta. Apprezzo Sarkozy che ha voluto al governo molte donne e giovani e che chiama a lavorare con lui gente di sinistra. Lo farei anch'io".

Se votasse alle primarie del Pd il 14 ottobre sceglierebbe Letta Bindi Veltroni o chi altro?
"Per fortuna non voto. Rispetto chi ha avuto la voglia di cimentarsi, tuttavia".

Intende dire cimentarsi in gara contro Veltroni?
"Ho letto giusto ieri La nuova stagione, il libretto sul programma di Veltroni. Berlusconi e Sarkozy dovrebbero fargli causa per plagio. Lo slogan è suggestivo, purtroppo c'è solo quello di suo. Chi vuol piacere a tutti finisce per non piacere a nessuno".

Non è il suo caso. Si dice che dentro Forza Italia il suo unico sostenitore sia Berlusconi.
"L'epoca dei sospetti e delle gelosie mi pare superata.
Accade sempre che si attivino diffidenze quando compare in scena qualcuno di nuovo. Io aspetto che siano i fatti a parlare e non serbo rancore".

Vediamo. Tremonti è stato un buon ministro?
"Non ha aumentato la spesa pubblica né le tasse, ha lasciato i conti in ordine. Di nuovo: sono fatti".

I numeri ballano molto, come lei sa, dipende dalla mano che li esibisce. Fini è un buon leader?
"Ancora nomi? Non ne faccio".

Scusi: Fini è il suo principale alleato, per il momento An è l'unico partito che sembra disposto a formare con voi il Partito delle Libertà. Bossi non entra, Casini non ci sta...
"Casini e Mastella inseguono un progetto che non ha nessun fondamento nella realtà, il partito moderato di centro è Forza Italia".

Si diceva di Fini. L'ha mai votato prima di aderire a Forza Italia?
"Non rispondo. Quel che ho fatto io in passato non importa. Conta che nei circoli i partiti della coalizione sono già fusi".

Cosa pensa del rapporto di Bossi con le armi?
"Ciascuno ha diritto di rappresentare come crede lo scontento che sente attorno a se. Mi creda, al Nord il livello di irritazione verso la politica fiscale è altissimo. La protesta non va sottovalutata".

Al contrario. Parliamo si inviti ad imbracciare il fucile.
"Intemperanze verbali. Il terrorismo politico è un'altra cosa".

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