Dicesi “benaltrismo” la pratica di rinviare la soluzione di qualsiasi problema affermando che la vera questione sul tappeto è molto più articolata e complessa. In una parola è “ben altro”. Storicamente i più tenaci e costanti utilizzatori del benaltrismo sono stati i dirigenti comunisti italiani. De Gasperi sfamava gli italiani con il grano del piano Marshall? “Si - dicevano a Botteghe Oscure - ma ci vuole “ben altro” che la farina“. Fanfani s’inventava le case popolari rispolverando i vecchi piani del ventennio per dare un alloggio ai baraccati? “Si - bollavano alla direzione del Pci - ma ci vuole “ben altro” che due camere, cucina e bagno”. Insomma, con la scusa che il meglio è sempre superiore al bene, i benaltristi di un tempo con la scusa del meglio disdegnavano il bene. Ora la pratica è desueta. Al suo posto si è sostituito il “perorismo”. Che è una variante del “benaltrismo” in chiave futuribile.
La gente non ne può più della pressione fiscale che svuota le tasche e serve solo ad ingrassare la “casta”? Romano Prodi va a “Porta a porta” e spiega che “per ora” di diminuire le tasse non se ne parla nemmeno. In futuro chissà! Tutti gli scienziati più seri, compreso il fratello Franco, dicono al Presidente del Consiglio che il ministro Alfonso Pecoraro Scanio ha detto una sequela di cazzate sull’aumento del clima del paese ed andrebbe messo rapidamente alla porta per non compromettere ulteriormente la credibilità del governo? Romano Prodi, sempre a “Porta a porta” chiarisce che “per ora” il caldo non è poi così insopportabile e che il ministro cazzaro rimane al suo posto. In futuro chissà! Mezza maggioranza chiede la riduzione dell’Ici per dare un segnale al paese? Romano Prodi, sempre nel salotto vespertino, precisa che “per ora” l’Ici rimane dov’è. In futuro chissà. Insomma, il “perorismo” significa che al momento il governo non fa niente. In futuro anche peggio. (l'Opinione)
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2 commenti:
imparato molto
molto intiresno, grazie
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