Istituzione di un'Agenzia per la gestione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalita' organizzata; un nuovo codice delle leggi antimafia; nuovi strumenti di aggressione ai patrimoni mafiosi. Sono queste le principali novita' introdotte dal governo con il Piano straordinario contro le mafie approvato dal Consiglio dei ministri a Reggio Calabria. Il piano e' composto da nove punti che prevedono anche, tra l'altro, una mappa informatica delle organizzazioni criminali, il potenziamento dell'azione antimafia nel settore degli appalti, nuove iniziative sul piano internazionale per contrastare la criminalita' transnazionale. Il piano contempla anche altre norme di contrasto alla criminalita' organizzata come segnale, ha spiegato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, nel corso di una conferenza stampa, "del fatto che la lotta a 'ndrangheta, camorra e mafia e' la priorita' del governo".
Il piano del Governo contro le mafie contiene i seguenti punti:
1. agenzia per la gestione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata;
2. codice delle leggi antimafia;
3. nuovi strumenti di aggressione ai patrimoni mafiosi;
5. nuove misure a sostegno delle vittime del racket e dell'usura;
6. mappa informatica delle organizzazioni criminali;
7. potenziamento dell'azione antimafia nel settore degli appalti;
8. nuove iniziative sul piano internazionale per contrastare la criminalità transnazionale;
9. altre norme di contrasto alla criminalità organizzata;
10. lotta al lavoro nero
Agenzia per la gestione dei benif confiscati sarà in Calabria
L'Agenzia per la gestione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalita' organizzata avra' la sua sede principale a Reggio Calabria e sara' il segnale dell'attenzione che il governo intende riservare all'estrema regione peninsulare. "Nei venti mesi di governo Berlusconi - ha sottolineato il ministro dell'Interno, Roberto Maroni - sono stati sequestrati alla criminalita' organizzata oltre 12 mila beni, per un valore di circa 7 miliardi di euro, e confiscati circa tremila beni per un valore di 2 miliardi di euro. A questi - ha proseguito - si aggiungono i beni sequestrati e confiscati negli anni precedenti. L'aggressione ai patrimoni mafiosi e' diventata lo strumento piu efficace di lotta alle mafie e per questo necessita di un nuovo strumento che sia immediatamente operativo". L'Agenzia per la gestione dei beni sequestrati e confiscati avra', tra i suoi compiti, quello di procedere al censimento dei beni sequestrati e confiscati ai clan oltre che quello di provvedere alla loro amministrazione, alla custodia e alla destinazione.
Il testo unico dei principali interventi antimafia
L'altro punto qualificante del piano messo a punto dal governo e' stato evidenziato dallo stesso presidente Berlusconi che lo ha indicato nel Testo unico dei principali interventi legislativi antimafia emanati dal 1965 ad oggi. "Si tratta - ha detto Berlusconi - di un provvedimento del quale sentivamo il bisogno e che aiutera' coloro i quali hanno il compito di combattere la criminalita' organizzata a lavorare meglio con strumenti piu' efficaci". Per quanto riguarda i nuovi strumenti di aggressione ai patrimoni mafiosi, il ministro dell'Interno Roberto Maroni ha evidenziato l'estensione a tutto il territorio nazionale dei 'Desk interforze provinciali'. "Il sistema - ha detto Maroni - prevede un tavolo Dda-forze di polizia-Dia per integrare le informazioni ed individuare i patrimoni da colpire. Questa organizzazione - ha aggiunto - tiene conto delle specificita' territoriali. L'avevamo gia' adottata in Campania, dove ha funzionato, ed intendiamo estenderla". Il piano del governo prevede anche la modifica della disciplina per l'applicazione delle misure di prevenzione patrimoniali attraverso una procedura accelerata e la riduzione del limite temporale massimo per il procedimento in appello, oltre che l'estensione dell'utilizzazione immediata dei beni mobili registrati a tutti i beni mobili.
Immigrazione
Il premier ha chiarito che l'Italia chiederà all'Unione europea di "farsi carico" dei costi sostenuti dalla Libia e dagli altri "Paesi rivieraschi" del nord Africa che si sono impegnati a svolgere un'azione di "vigilanza" per contrastare i flussi di immigrazione clandestina verso l'Europa. "Svolgerò un'azione molto forte verso l'Ue – ha spiegato il capo del governo - che deve caricarsi il costo di questa vigilanza che la Libia e altri Paesi rivieraschi sopportano per fare questo lavoro di vigilanza". (GovernoBerlusconi.it)
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