Al Gore è il più tipico esempio di “sore loser”, il perdente risentito, quello che “nun ce vo’ sta”. L’etichetta se l’è guadagnata una volta e per sempre dopo la sconfitta alle presidenziali del 2000 contro George W. Bush, per le sue continue recriminazioni, per l’ odio anti-bushiano divenuto una vera ossessione. Il fatto incredibile è che Gore non fa che confermare la sua incapacità di incassare sconfitte con un minimo di stile.
Adesso è sbarcato in Italia e si è messo a piagnucolare davanti a un compiacente Beppe Severgnini perché – sostiene – Silvio Berlusconi gli avrebbe fatto chiudere la sua Current Tv. L’ex vice-presidente Usa si dice infatti convinto che se Sky Italia non ha rinnovato il contratto con il suo canale di news è perché questo dava fastidio al presidente del Consiglio e così, Rupert Murdoch, per fare un favore all’amico, avrebbe sacrificato Current.
Ecco la versione di Gore: “Siamo una televisione realmente indipendente. Per questo siamo stati i primi a mandare in onda Citizen Berlusconi o documentari che hanno mostrato che la sporcizia a Napoli c'è ancora. Ma News Corp sta cercando di entrare nel business del digitale terrestre però, per questo, ha bisogno del consenso di Berlusconi”. A vantaggio di Gore si può dire che conosce bene l’Italia, ha subito capito che se qui vuole ottenere qualcosa deve passare per un martire berlusconiano, una delle sue tante vittime. Infatti, subito dopo il suo grido d’allarme, sulla rete si sono aperti gruppi di fan e sostenitori che Gore non avrebbe mai pensato di avere ma che l’odio anti-Cav. ha subito chiamato a raccolta.
Conta nulla che Sky abbia spiegato i veri motivi della decisione di non rinnovare il contratto scaduto a Current. Secondo Sky l'ascolto medio giornaliero di Current Tv nel 2011 è stato finora di un totale di 2952 telespettatori, con una perdita del 20% rispetto ai 3.600 spettatori medi del 2010; nel prime time, purtroppo, tra il 2010 ed il 2011, la perdita di ascolti di Current TV è prossima al 40%. Per di più Gore pretendeva da Murdoch un incremento di retribuzione per il suo canale che secondo Sky, “mai preteso da nessun altro editore”. “Per queste ragioni – ha spiegato Tom Mockridge, il capo di Sky Italia – abbiamo preferito non rinnovare il contratto”.
Ma Gore non ci sta, è convinto, e ci vuole convincere che quei 2952 spettatori di Current che si sorbiscono ogni giorno le sue cianfrusaglie eco-paficiste, sono motivo di grande afflizione per il Presidente del Consiglio Italiano, al punto di consentire all’avversario Murodoch di sfondare nel business del digitale terrestre per non sentirne più parlare.
Non ci stupirebbe se, con l’aria che tira, qualcuno gli desse credito e tra twitter, facebook, popolo viola, libertà di stampa, Articolo21 e altri ammennicoli del genere si facesse pressione su Sky per salvare Current. Tanto per scendere in piazza contro il Cav., che sia Ruby o che sia Al Gore, tutto fa brodo.
Un solo consiglio all’ex vice-presidente Usa e al suo flop televisivo: prenda lezioni di stile da Vittorio Sgarbi.
Adesso è sbarcato in Italia e si è messo a piagnucolare davanti a un compiacente Beppe Severgnini perché – sostiene – Silvio Berlusconi gli avrebbe fatto chiudere la sua Current Tv. L’ex vice-presidente Usa si dice infatti convinto che se Sky Italia non ha rinnovato il contratto con il suo canale di news è perché questo dava fastidio al presidente del Consiglio e così, Rupert Murdoch, per fare un favore all’amico, avrebbe sacrificato Current.
Ecco la versione di Gore: “Siamo una televisione realmente indipendente. Per questo siamo stati i primi a mandare in onda Citizen Berlusconi o documentari che hanno mostrato che la sporcizia a Napoli c'è ancora. Ma News Corp sta cercando di entrare nel business del digitale terrestre però, per questo, ha bisogno del consenso di Berlusconi”. A vantaggio di Gore si può dire che conosce bene l’Italia, ha subito capito che se qui vuole ottenere qualcosa deve passare per un martire berlusconiano, una delle sue tante vittime. Infatti, subito dopo il suo grido d’allarme, sulla rete si sono aperti gruppi di fan e sostenitori che Gore non avrebbe mai pensato di avere ma che l’odio anti-Cav. ha subito chiamato a raccolta.
Conta nulla che Sky abbia spiegato i veri motivi della decisione di non rinnovare il contratto scaduto a Current. Secondo Sky l'ascolto medio giornaliero di Current Tv nel 2011 è stato finora di un totale di 2952 telespettatori, con una perdita del 20% rispetto ai 3.600 spettatori medi del 2010; nel prime time, purtroppo, tra il 2010 ed il 2011, la perdita di ascolti di Current TV è prossima al 40%. Per di più Gore pretendeva da Murdoch un incremento di retribuzione per il suo canale che secondo Sky, “mai preteso da nessun altro editore”. “Per queste ragioni – ha spiegato Tom Mockridge, il capo di Sky Italia – abbiamo preferito non rinnovare il contratto”.
Ma Gore non ci sta, è convinto, e ci vuole convincere che quei 2952 spettatori di Current che si sorbiscono ogni giorno le sue cianfrusaglie eco-paficiste, sono motivo di grande afflizione per il Presidente del Consiglio Italiano, al punto di consentire all’avversario Murodoch di sfondare nel business del digitale terrestre per non sentirne più parlare.
Non ci stupirebbe se, con l’aria che tira, qualcuno gli desse credito e tra twitter, facebook, popolo viola, libertà di stampa, Articolo21 e altri ammennicoli del genere si facesse pressione su Sky per salvare Current. Tanto per scendere in piazza contro il Cav., che sia Ruby o che sia Al Gore, tutto fa brodo.
Un solo consiglio all’ex vice-presidente Usa e al suo flop televisivo: prenda lezioni di stile da Vittorio Sgarbi.
Nessun commento:
Posta un commento