Ormai è ufficiale: Repubblica si mette stabilmente in scia del grillismo più feroce, del dipietrismo più ferino. L’editoriale di ieri dal titolo «Il Cavaliere illegalista» era un inno all’insulto, un’apoteosi dell’ingiuria. Autore: Franco Cordero, giurista cuneese, estensore dell’appello pro Repubblica, inventore del termine «caimano», partorito in un articolo in cui Berlusconi veniva paragonato a Mussolini. Correva l’anno 2002. Ora Cordero, iperbole delle iperboli, corregge il tiro: Berlusconi non è Mussolini ma Hitler. Heil! Enfasi senile o soltanto ansia di ricalcare i toni del leader di Montenero di Bisaccia? Mistero. Ciò che è chiaro, anzi nero su bianco, è il curaro che sgorga dalla penna dell’opinionista di Largo Fochetti. Il quale scrive, a proposito del lodo Alfano: «Concedergli (a Berlusconi, ndr) l’immunità (che non è immunità ma sospensione di processo, ndr) significa ungerlo monarca assoluto, in figure reminiscenti della scalata hitleriana 1933-34. Mancano solo la legge dei pieni poteri e il cumulo cancellierato-presidente della repubblica, fusi nel nome mistico “Führer”». Il giurista vede già il tripudio di bandiere con le svastiche e selve di braccia tese. Mah.
Nella sua analisi concetti da anarco-insurrezionalista e cifra stilistica da curva sud: «L’Italia è un caso clinico da quando governi corrotti aprono l’etere al pirata venuto dalla P2, covo d’una pericolosa criminalità eversiva in colletto bianco». Totale disprezzo per i milioni di elettori del centrodestra: «S’insedia (Berlusconi, ndr), monopolista di una televisione con cui disgrega i neuroni collettivi; tre volte occupa Palazzo Chigi adoperando i mangiatori dell’erba televisiva quale massa elettorale».
Illegalista. Seppure a Repubblica decidano di mettere il termine nel titolo, per Cordero è perfino «un eufemismo: edifica l’impero mediante corruzione, frode, plagio; vince le cause comprando chi giudica». Il giurista è un rottweiler ringhioso: «Salvo per il rotto della cuffia, ma Dio sa quanta materia pericolosa nasconda un sottosuolo blindato da scatole cinesi e paradisi fiscali». Accusa: «Gli serviva un’immunità: gliela votano, invalida, ma nel dichiararla tale la Corte scioglie questioni collaterali; risalito al governo, la pretende minacciando misure devastanti quale sarebbe la sospensione dei processi». Cordero saccheggia lo Zanichelli dell’insulto, tracima odio ogni riga: «Eccolo, l’Italia invasa dal plutocrate populista, pifferaio, re delle lanterne: non sa un’acca dell’ars gubernandi occidentale, coltiva gli interessi suoi, converte il pubblico in privato, odia i poteri separati e non vede l’ora d’abolirli in una regressione al dominio prepolitico; perciò l’Europa trattiene il fiato davanti allo scempio italiano». (il Giornale)
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1 commento:
Perche non:)
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