Il caso Campania, cioè il vergognoso ritardo nella pubblicazione dei risultati definitivi delle primarie del Partito democratico, assume di ora in ora un aspetto sempre più grottesco e paradossale. Verrebbe da dire anche ridicolo, se non fosse per il rispetto dei 350 mila e passa elettori che domenica scorsa si sono recati ai seggi e che, per esprimere il voto, hanno dovuto addirittura versare un euro al partito: a tre giorni e passa dalla chiusura delle urne ancora non si conosce ufficialmente il nome del nuovo segretario regionale del Pd, né, tantomento, si hanno definitive certezze sui delegati all'assemblea regionale e a quella nazionale. Salvatore Piccolo, Eugenio Mazzarella e Sandro de Franciscis hanno rivolto un appello a Walter Veltroni affinché disponga il riconteggio delle schede. Ma occorre fare un passo indietro: martedì sera, i commissari inviati da Roma, Riccardo Tramontano e Vaio Balza, hanno sospeso i lavori dell'Ufficio tecnico provinciale di Napoli, scrivendo agli uffici della Capitale di aver ultimato la verifica del 90% dei seggi. Per i restanti non era possibile procedere per la mancata conoscenza «dell'allocazione dei verbali». Ieri mattina i componenti dell'Utap si sono spostati nella sede regionale in via Santa Brigida alla ricerca dei verbali mancanti o, in alternativa, per recuperare le tabelle di scrutinio. Nel pomeriggio, nella sede dell'Utar in via santa Brigida, si è visto anche Ciriaco de Mita che ha voluto rendersi conto personalmente della situazione. Fino a sera i membri dell'Utap sono stati riuniti per discutere il da farsi: si sono registrati scambi di opinione animati. C'era chi sosteneva che si dovesse procedere alla chiusura del quadro dei delegati all'assemblea nazionale, e altri che erano esattamente dell'avviso opposto. In serata, le operazioni sono riprese, ma a rilento. Intanto, dall'Ufficio tecnico nazionale hanno fatto sapere che «i risultati ufficiali, escluse Campania 1 e Campania 2, saranno resi pubblici il prima possibile ». Nel tardo pomeriggio il direttore dell'Utar Nicola Tremante ha precisato che «i dati mancanti riguardano 25 seggi di quartieri di Napoli e alcuni comuni della provincia. I quartieri sono Stella, Miano, San Pietro a Patierno, Scampia e Ponticelli. Tra i comuni Pozzuoli, San Giorgio a Cremano, Marano e Procida».
ROMA INVIA OLIVERIO — La tensione è cresciuta a tarda sera, quando si è appreso che da Roma era stato inviato a Napoli l'ex responsabile organizzativo della Margherita Nicodemo Oliverio, già protagonista, in occasione di passati congressi di partito, di violenti scontri polemici. Oliverio, di fede mariniana, non avrebbe ricevuto alcuna delega, ma il sospetto di un suo intervento normalizzatore ha finito per suscitare la reazione dei candidati che si sono contrapposti a Iannuzzi.
APPELLO A VELTRONI — Infatti, Salvatore Piccolo, Sandro De Franciscis ed Eugenio Mazzarella, tre dei quattro candidati alla segreteria regionale del Pd della Campania, hanno chiesto a Veltroni di disporre controlli sullo scrutinio ed il riconteggio di tutte le schede. In una dichiarazione congiunta i tre candidati parlano di «scempio in atto» riferendosi all'interruzione dello spoglio in Campania 1 e Campania 2. «Stante la perdurante confusione ed i clamorosi ritardi che a questa sera non hanno ancora consentito di conoscere i risultati facciamo appello al segretario nazionale Walter Veltroni ed ai leader nazionali dei partiti che si riconoscono nel nuovo soggetto del centrosinistra affinché voglia immediatamente disporre un accurato controllo sui verbali e il riconteggio totale delle schede elettorali tale da interrompere lo scempio in atto».» — Ieri pomeriggio, all'hotel Royal di Napoli, anche il candidato veltroniano di fede rutelliana, Sandro de Franciscis, ha convocato una conferenza stampa e ha annunciato di aver raggiunto «il 20% dei consensi. Per noi ha votato un elettore su cinque— ha detto — e non capisco come ci si possa proclamare vincitore prima che i dati ufficiali siano noti».
RUTELLI: VERIFICARE LE RESPONSABILITA' — De Franciscis ha anche reso pubblica, al termine della conferenza stampa, la lettera di solidarietà inviatagli dal vicepremier Francesco Rutelli: «È molto importante — scrive Rutelli — che il Partito democratico in Campania nasca sulla base delle idee e dei programmi innovativi esplicitati nel documento di Vietri ‘‘un nuovo inizio'' e che oggi più che mai costituiscono i temi all'ordine del giorno del nostro impegno in Campania. Caro Sandro, mi unisco al tuo rammarico per i problemi legati alla fase dello spoglio che non è stata gestita in modo adeguato, tanto che solo oggi, a distanza di tre giorni dal voto stiamo conoscendo i primi risultati ufficiali. Auspico che non appena saranno concluse le operazioni di scrutinio e di verifica dei dati si verifichino le responsabilità di queste disfunzioni: un segnale di trasparenza che dobbiamo alle centinaia di migliaia di cittadini che domenica scorsa hanno deciso di recarsi al seggio per dare vita al Partito Democratico. La Campania può e deve accelerare il cambiamento. C'è bisogno di un rilancio dell'azione di Governo a tutti i livelli, da quello centrale a quelli territoriali, tale da produrre in tempi rapidi effetti benefici per quei settori che da tempo vivono una situazione di crisi e difficoltà, che si ripercuote in maniera inaccettabile sulla vita dei cittadini. È per questo che avete voluto dare vita al progetto dei riformisti coraggiosi».
Angelo Agrippa, Gimmo Cuomo (Corriere del Mezzogiorno)
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