Leggere il cosiddetto programma di Veltroni o dei Democratici è come guardare all’indice di un libro, fatto di dodici capitoli. Come si fa a dire se il libro è buono o no, se si parla solo dell’indice?
Dall’indice e da come si mettono i fatti in casa veltroniana (assieme, sacro e profano; mangia preti e sacrestani; sinistri e destri; ex-cattocomunisti e comunisti veraci; giustizialisti e libertari: tutti uniti nell’amore per la gestione del potere), si è portati a pensare che questo indice si debba trasformare in un libro di almeno 120 pagine (10 per capitolo). Nel frattempo il sommario si è già trasformato in 32 pagine, talvolta contraddittorie con le stesse impostazioni. E’ poi annunciato per il 13 marzo il programma completo, che dovrà anche tener conto di esigenze un po’ diverse.
Ma cominciamo a ragionare su questo primo sommario, almeno sulle sue enunciazioni.
L’Italia deve essere modernizzata con infrastrutture, energia e ambiente: Ma no?
Dobbiamo avere un “grande obbiettivo di innovazione del Mezzogiorno, della sua crescita, che è la crescita dell’Italia”: ma che vuol dire? O niente o minestre riscaldate: di queste frasi i meridionali ne hanno fin sopra i capelli, per usare termini eleganti.
Per la spesa pubblica bisogna “spendere meglio, spendere meno". Ma va? Sarebbe curioso che dovessimo spendere di più e spendere peggio.
Subito dopo, per le tasse. Bisogna ridurle “ai contribuenti leali, ai lavoratori dipendenti e autonomi” (cioé a tutti, salvo che ai pensionati), che pagano troppo. Lo slogan è: “Pagare meno, pagare tutti”. Però !
“Bisogna trasformare il capitale umano femminile in un 'asso' per lo sviluppo” . Ma che vuol dire? Soprattutto se si lega questo obbiettivo programmatico ad una misteriosa o equivoca frase che lo precede: "Oggi in Italia ci sono tre patologie (sic!): bassi tassi di occupazione femminile, bassa natalità e alti tassi di povertà minorile”.
Bisogna rilanciare le case in affitto. Come? Elementare Watson! Costruendone 700 mila nuove “da mettere sul mercato a canoni compresi tra i 300 e i 500 euro”. Pubbliche? Private? Con il canone pianificato? Cioé come nella vecchia e, sembrava, superata, Unione Sovietica!
Bisogna dare una “dote fiscale” a chi fa figli : 2500 euro, per il primo mentre per il secondo non si sa. Forza ragazzi: dateci sotto! Ma poi siamo proprio sicuri che nello stivale siamo pochi, tenuto conto di tutto, compreso il declamato lavoro femminile, che deve crescere? Incentivare la procreazione può avere un senso di forzatura della libertà, quella vera.
“Cento nuovi campus universitari e scolastici entro il 2010” (cioé domani mattina). Inutile chiedere chi paga. Piuttosto ogni provincia avrà un cosiddetto “campus”, in accezione italiana e non americana, probabilmente. Già, ma che vorrà dire? Che in Toscana dovremo scegliere tra il campus di Livorno e quello di Pisa, con il Vernacoliere come giornale scolastico?
“La sicurezza sul lavoro è un diritto fondamentale della persona umana” nel lungimirante pensiero veltroniano. Per questo il salario minimo per i precari dovrà essere di 1000 euro. Cioé, il lavoro può in effetti essere “non sicuro”, in contrasto con il principio inderogabile, ma deve essere pagato di più.
“Far sentire sicuri i cittadini è uno dei principali obbiettivi del PD”. Come? Con maggiori soldi per le forze dell’ordine e con la certezza della pena per i condannati. Originalissime e nuovissime proposte, sicuramente concrete e credibilissime.
Bisogna smetterla con lo scontro tra magistratura e politica. I politici dovranno essere più virtuosi e non saranno candidabili in Parlamento i “condannati per mafia, camorra e criminalità organizzata o per corruzione o concussione”. Perfetto: vedremo lo svolgimento del tema. Sommessamente, per paura di non essere scudisciati in faccia, possiamo chiedere cosa succederà a magistrati, rei di violazione dei codici o di personalissime o partigiane persecuzioni, quasi sempre difesi e protetti dalla loro casta?
Per l’innovazione si parla di “portare la banda larga in tutta Italia “ e garantire a tutti una TV di qualità. Sulla banda larga molti lavoratori si chiedono quale grande orchestra sarà scelta per girare dappertutto. Sulla TV di qualità, lasciamo perdere.
Ora vedremo lo svolgimento del compitino sui dodici capitoli di un indice a dir poco sconcertante, per superficialità e banalità. Agli slogans lanciati (“spendere meno, spendere meglio” o “ pagare meno , pagare tutti”) ne mancano alcuni : per esempio, quello della cosiddetta sinistra francese, “lavorare meno, lavorare tutti” ; o quello degli ecologisti italiani, anni 80 , "Chi vive inquina anche te: digli di smettere". (l'Occidentale)
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1 commento:
mi piaccioni i libri che,dopo la copertina,pubblicano l'indice. Bravo Veltroni.
Purtroppo,l'amico Marcello si è accorto che il libro non c'è. Ma gli altri se ne accorgeranno?Noi non ce ne saremmo accorti ,perchè soppesatolo,lo avremmo getatto via. Grazie ai governi cattocomunisti del dopoguerra l'Italia è nota per aver emesso cambiali,per essere il Paese dove gli agnelli (cari al Vangelo) ruggivano, e i Leoni (ricordate il Presidente delle Repubblica) belavano. Ora non ci sono più Leone ed Agnelli.
Veltroni è il Vate dell'ovvio. Ma l'ovvio,piace. Che Veltroni parli e che qualcuno lo ascolti, prova che nella nostra Italia c'è spazio per tutti. Invalidi cerebrali di tutto il mondo,unitevi!
Quando Marcello troverà il LIBRO,mi avvisi. Se le pagine risulteranno tutte bianche,tenga presente che uno spirito veramenete democratico nulla impone agli altri. E Veltroni,sarà nessuno ma è certamente democratico.
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