Avete letto le incredibili lodi che che l'irascibile e severo Giovanni Sartori riserva a Berlusconi? Molto probabilmente no e forse non credete neppure che le abbia scritte. Invece è così, ma se non le avete lette o addirittura non ci credete non è colpa vostra.
Infatti sembra non crederci neppure Sartori, il quale costretto a riconoscere la bontà della mossa berlusconiana sul proporzionale e sul bipolarismo, si arrabatta a nascondere la dolorosa ammissione nelle ultime righe del suo articolo sul Corriere di oggi.
Difficile arrivare fino in fondo, perchè l'articolo è perlopiù composto con il solito intruglio di antiberlusconismo e di prosopopea. Inizia dicendo che Berlusconi è un satrapo, che considera le istituzioni una sua proprietà, che per fortuna si sbaglia, eccetera eccetera.
Il lettore medio dunque, lette le prime righe volta pagina e dice: il solito Sartori.
Invece una strabiliante sorpresa attende chi regge fino alle ultime righe, perchè si scopre che stavolta il cattivo non è Berlusca , ma niente meno che l'insospettabile Prodi.
Dice infatti Sartori: "Prodi teorizza e pratica un bipolarsimo rigido e cementificato nel quale poi è doverosamente (sic!) rimasto imbottigliato. Pertanto la fine del bipolarismo dichiarata da Berlusconi è soltanto la fine del bipolarismo sbagliato. Era l'ora. Finalmente si intravede u no spiraglio di luce". Proprio così, testuale.
Non ci credete? Nemmeno io. Andate a ricontrollare. (l'Occidentale)
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