sabato 23 marzo 2013

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23 marzo 2013

Con l’aria che tira, con le perplessità del Quirinale, con una parte dei suoi che tentenna da mo’, gli occhi dell’Europa addosso, la necessità di non esagerare, l’urgenza di dare un governo al paese, e senza sottovalutare il buon senso di cui l’uomo ha dato sempre segno di disporre, ma considerando in più l’esperienza, la specchiata onestà personale, la formazione ricevuta, per la quale chiudersi ogni via d’uscita sarebbe il peggiore degli errori, e valutato infine che la pur ammirevole forza della volontà poco può, al cospetto delle disumane regolette della matematica, scommetterei che entro il prossimo giovedì santo, a occhio e croce, Bersani potrebbe smettere di lavare i piedi a Grillo.

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