lunedì 3 marzo 2008

Forcaiolismo elettorale. Orso Di Pietra

Si capisce che Filippo Pappalardi ha la faccia di quello che se lo incontri di notte in una strada scura ti prende un coccolone dal quale ne esci solo con sei-sette by-pass. Ma non è che solo per quella faccia da prototipo lombrosiano del lazzarone si può sbatterlo in galera con l’accusa di duplice omicidio e di occultamento di cadavere dei propri figli quando in realtà si merita solo una accusa per maltrattamenti. E si capisce che Salvo Riina in uscita dal carcere con il giaccone Moncler, il golf di cachemire, la camicia bianca fuori dai pantaloni, il sorriso del vincitore e la Mercedes da padrino che lo aspetta, fa girare le palle e suscita propositi da Mastro Titta in tutti i benpensanti. Ma nel codice non è prevista l“aggravante Riina”. E se la legge dice che chi rimane chiuso in galera per oltre sei anni in attesa della conclusione del processo deve essere scarcerato, il detenuto che è stato condannato ad otto anni e ne ha scontati sei deve essere messo in libertà. Si dirà che queste sono elucubrazioni garantiste. Ma com’è che queste istanze si risvegliano solo in campagna prima del voto? Forcaiolismo elettorale! (l'Opinione)

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