domenica 2 giugno 2013

Il Paese è un bordello ma è reato fornicare. Vittorio Feltri

Non ci addentriamo nei grovigli della legge che punisce l'induzione e lo sfruttamento della prostituzione. Non ci intendiamo né di mignotte né degli affari che girano intorno ad esse. Però non possiamo non dirci impressionati dalle pene richieste dai pm per Emilio Fede, eccellente giornalista televisivo che non ha mai nascosto di essere ferocemente berlusconiano, Lele Mora, agente dello spettacolo, e Nicole Minetti, avvenente igienista dentale ed ex consigliera regionale: sette anni di prigione.

Sono accusati di avere procacciato fanciulle più o meno in fiore destinate a rallegrare le feste eleganti nella villa di Arcore, proprietario e anfitrione Silvio Berlusconi. Condanne così pesanti sono insolite. Vengono rifilate di norma ad assassini, rapinatori, violentatori. Ci è difficile credere che i tre imputati in questione si siano macchiati di reati talmente gravi da meritare castighi di simile pesantezza. Ma, ripetiamo, desideriamo astenerci da giudizi di carattere tecnico. Osserviamo piuttosto i fatti dal punto di vista del costume.

Prima annotazione. Le strade, dopo il tramonto, ma anche prima, sono piene di ragazze - molte delle quali palesemente minorenni - che si offrono a pagamento. Le contrattazioni e gli adescamenti avvengono sotto gli occhi di tutti, e le consumazioni (passateci il termine), pure. Le auto in cui si svolgono gli esercizi carnali sostano a pochi metri dalla postazione della escort. Questi commerci non sono quindi segreti. Chi, titolato a farlo, volesse stroncarli ci metterebbe cinque minuti. In realtà, nessuno interviene. Le signorine (poco più che bambine) sono in prevalenza reclutate all'estero da farabutti dediti all'inganno, alla intimidazione e perfino alla tortura. I quali persuadono le vittime a lasciare il loro Paese e a trasferirsi da queste parti con la promessa di un lavoro nobile e redditizio. Poi invece le costringono a battere. Come? Con le minacce e le percosse. L'incasso della giornata e della serata è requisito dai magnaccia.
Qualunque cronista anche alle prime armi sa che la prostituzione è questo schifo. Per combatterla e porvi fine basterebbe arrestare quelli che dirigono il traffico e persuadere le loro «schiave» a ribellarsi in cambio di protezione. Ma ciò non succede che rare volte. Nel settore zoccole non si ficca il naso nella convinzione che non serva: il mondo non si redime. Da millenni in effetti parecchie donne vendono il corpo. Lo fanno per necessità, per arricchirsi, per tirare a campare, perché obbligate da canaglie. E da millenni c'è chi, pagando, si toglie lo sfizio di possederle. L'offerta di professioniste del ramo è commisurata alla domanda.

Le forze dell'ordine si muovono solo se comandate. Evidentemente manca chi comanda e, quand'anche ci fosse, l'indagine si esaurirebbe in una bolla di sapone. Non penso che la magistratura abbia l'interesse ad agire se non mossa da un forte allarme sociale. Nel caso di Berlusconi e delle sue feste eleganti, viceversa, si è mobilitato l'universo con l'esito che conosciamo. Ruby nega di aver avuto rapporti con l'ex premier. Nega altresì di aver preso quattrini per tacere. Non risultano movimenti di denaro sui conti della ragazza.

Poi ci sono le olgettine. Non ne ricordo il numero. Erano ingaggiate, e foraggiate, per partecipare agli intrattenimenti di Villa San Martino. Scopavano con il padrone di casa o no? Chi può dirlo? Supponiamo che lo facessero. È forse vietato scopare? Chi non scopa? Chi non ha omaggiato di una cena una signora o di un gioiello o di un mazzo di fiori o di mille euro? Dov'è il reato? Si dice che Fede, Mora e la Minetti si prestassero a organizzare le orge. Nel senso che rastrellavano le aspiranti ospiti del Cavaliere. Però non le retribuivano. Le invitavano per conto del Principe. Invitare non significa indurre alla prostituzione. Ipotizziamo che il Principe suddetto, soddisfatto della compagnia, provvedesse a regalare banconote alle estemporanee compagne. E allora? Un regalo non è una marchetta. Comunque che c'entrano Fede, Mora e la Minetti? Chi è in grado di provare che fossero al corrente del ruscello di quattrini?
Seconda annotazione. In tribunale è stato ribadito dalla pubblica accusa che le signorine erano attratte ad Arcore dalla prospettiva di facili guadagni, agevolazioni per entrare nel baraccone dello spettacolo e della tv. Da Adamo ed Eva ai nostri giorni varie persone di genere femminile e genere maschile usano darsi nella speranza di un adeguato compenso.
Terza annotazione. Leggendo i resoconti dei processi piccanti si ha la sensazione che si voglia colpire il libertinaggio (cugino della libertà) e chi vi si abbandona infischiandosene di nascondere i propri peccati. Peccati, non reati. In tutto ciò emerge chiaramente un rimpianto dell'ipocrisia che in altri tempi era di rigore per celare le scostumatezze: un richiamo alla castigatezza, la voglia di reprimere gli impulsi sessuali o almeno di impegnare le persone dissolute a fornicare di nascosto, possibilmente al buio e gratis.
Strano che i giudici invadano un campo di pertinenza dei preti, i quali per altro misero al rogo streghe ed eretici, poi però hanno sempre tollerato chi commette atti impuri, forse perché ne commettono anche loro. Un pm che fa discorsi da parroco e da parruccone manda segnali inquietanti: stiamo tornando al puritanesimo? Probabilmente sì. Difatti, anche la politica ha innestato la retromarcia. Una volta la sinistra libertaria predicava addirittura l'amore di gruppo, adesso mostra di prediligere l'amore solitario, capirai che progresso. I sessantottini sono diventati pudichi, considerano l'erotismo una squallida pratica tipica dei reazionari, dei sessisti e dei maschilisti. Il sesso è concesso ai gay, ma se un eterosessuale si sfoga a modo suo è da perseguire in via giudiziaria. Ultima annotazione. Siamo tutti edotti che l'Italia stia andando a puttane, ma siamo stupiti che a puttane ci vadano gli italiani. Ci pare una contraddizione. Non avremmo mai immaginato che in assenza di valori, la sinistra rivalutasse la masturbazione e si facesse paladina della castità. Non c'è più religione. (il Giornale)

1 commento:

Anonimo ha detto...

eccone un altro...
basta Fede, basta Mora, basta Feltri