martedì 21 agosto 2007

Berlusconi insiste col suo "Partito delle libertà". Noi Press

Nuove indiscrezioni emergono sul nascente ‘Partito delle liberta’, destinato a raccogliere tutte le forze del centrodestra e a contrapporsi al Partito Democratico. Silvio Berlusconi sarebbe infatti intenzionato a registrare quanto prima nome e logo della nuova forza politica.
La notizia, unitamente a quella di trasformare i circoli della libertà di Michela Vittoria Brambilla in una forza elettorale in vista delle prossime elezioni, avrebbe generato l’equivoco sulla nascita di un nuovo partito, con Berlusconi presidente e la Brambilla segretario, trapelato dalle pagine de ‘la Stampa’ dello scorso sabato. Si tratterebbe invece, a quanto pare, di due processi paralleli, ma distinti.

Il Cavaliere non ha mai celato, in questo senso, la sua ambizione politica più grande: realizzare un partito unico dei moderati che veda uniti sotto un unico simbolo FI, AN, Udc e Lega.Ma le resistenze dei centristi e del Carroccio non sembrano avergli mai reso il cammino facile.Intanto si è voluto mettere al riparo dal rischio che il “marchio” venga rubato da altri affrettando i tempi i tempi (anche in vista del Pd, che in ottobre terrà le primarie) e mettendo logo e nome al sicuro. Contemporaneamente, è stato elaborato il progetto di trasformare i Circoli della Libertà in una forza elettorale capace di raccogliere consensi da affiancarsi alle altre formazioni politiche del centrodestra.
Un partito che quindi non sostituirà in alcun modo Forza Italia.

“Vogliamo unire lavorando insieme alle forze politiche, fondandoci sul valore della libertà partendo proprio da Courmayeur”, ha detto oggi Michela Brambilla, presidente dei Circoli della Libertà.“I circoli della libertà - ha aggiunto Michela Brambilla - sono oltre 5 mila ed hanno come unica missione dare voce ai cittadini che sono delusi, che si sentono truffati per promesse mai mantenute; dare voce a chi comanda, cioè il cittadino, per imporre le nostre priorità”.

E mentre sono numerosi i quotidiani che danno per certo il prossimo appuntamento di Berlusconi con un notaio in Sardegna per registrare il marchio del nuovo Partito delle libertà, ‘la Repubblica’ raccoglie l’opinione del segretario dell’Udc Lorenzo Cesa: “Non è una cosa seria, è un’operazione di marketing politico-elettorale”.
Poi spiega che il suo partito non è affatto interessato: “L’argomento riguarda Berlusconi, la signora Brambilla e i dirigenti di Forza Italia. Sempre ammesso che la cosa sia vera. I partiti sono una cosa seria, e non si possono basare sul marketing politico. Un partito è passione, nasce per difendere valori, principi in cui si crede e non per captare i desideri della gente, e poi non realizzarli. Dietro la nascita di Forza Italia c’era un’idea forte, una risposta a quanto stava avvenendo nel centrosinistra allora”.
Conferma quindi che il suo partito sta lavorando ad “un’area centrista di ispirazione cristiana che abbia come riferimento i valori del Partito popolare europeo” e che il dialogo è aperto “con Mastella, con Pezzotta, anche con altri cattolici”. Per Cesa “Berlusconi ha un’idea padronale del centrodestra, ricalcando quanto fatto finora. Crede di potere vincere le elezioni con il partito dei Corona... qualsiasi cosa pur di raccattare consensi.”“Ma il Paese – sottolinea- ha bisogno di risposte serie. Il leader di FI pensa a un centrodestra alle sue dipendenze”.
Cesa annuncia quindi he il suo partito si sta preparando “alla battaglia d’autunno, a cominciare dalla Finanziaria” e sottolinea che “le battaglie noi le facciamo in Parlamento dove accettiamo il coordinamento con FI e AN”.

Ed anche Alleanza Nazionale non sembra guardare di buon occhio queste mosse di fine estate.Per Adolfo Urso: “Il partito delle Libertà non è solo di Berlusconi. Non può essere una costola di Forza Italia e nemmeno una creatura solo di Berlusconi. Ha senso se diventa un grande partito di raccolta di tutto il centrodestra, a cominciare da chi è disponibile”. Irritazione che traspare anche dalle parole di Maurizio Gasparri, che chiede di portare aventi il progetto “seriamente e senza colpi di teatro”.

Calderoli: “Siamo contrari al partito unitario del centrodestra”

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