domenica 12 giugno 2011

I pentimenti erotici di papa Silvio. Marcello Veneziani

Si chiamava Silvio, segno zodiacale Bi­lancia, cognome Piccolomini, allusi­vo alla statura. Ambizioso, esuberante, intraprendente, aveva però un debole: le donne. Ne amava a stecche intere - plu­res amavi foeminas, diceva di sé il gran marpione. Poi, dopo una vita allegra e fi­gli spuri, arrivò il giorno della Quaresi­ma, come egli stesso scrisse: «Ora giunge il giorno della salvezza, l'ora della miseri­cordia. Sono satollo, sono nauseato, il piacere carnale (Venere) mi ripugna. Ve­ro è altresì che le forze mi vengono meno, i capelli mi si sono imbiancati, ho i nervi aridi, le ossa cariate, la pelle solcata da rughe, e non posso più dare piacere a una donna veruna, né donna può dar piacere a me».

Grazie a Dio all'epoca non esiste­vano lifting, trapianti, cialis e pompette; così il Piccolomini, reso inabile dagli an­ni e dai malanni, si pentì e diventò pio, anche di nome; Pio II Papa. Oltre che fem­miniero lui però era umanista, oltre che Silvio era anche Enea. E la città che si co­struì non fu una specie di Milano due ma Pienza, dal suo nome pontificale. Vedi i vantaggi del mondo antico? Arrivava il momento della Quaresima e non potevi opporre resistenza, così sublimavi e ti da­vi alla santità. La colpa è del progresso tec­nico, scientifico e sanitario, dei telefoni e delle intercettazioni, oltre che della tele­visione (è sempre colpa della televisio­ne). Forza Silvio, dopo l'ennesima pubbli­cazione di intercettazioni sui festini che la presentano come un malato di sesso, dichiari urbi et orbi il suo pentimento, ci­tando il precedessore in lingua originale: «Plenus sum, stomachatus sum, nause­am mihi Venus facit », appellandosi a Bo­na Fides et Mores (si traduce con buona fede e buoni costumi, e non Fede, Mora e le bonazze).

Si dissoci dall'eurotismo, l'unione europea degli arrapati, che va dalla sinistra (Strauss Kahn) ai Re (Gusta­vo di Svezia). Si penta, Cavaliere: i giudici non l'assolveranno, ma potrà aspirare, dopo Palazzo Chigi, al soglio di San Pie­tro, che per l'immunità e la gloria vale molto più di un lodo Alfano o del legitti­mo impedimento... Papi non si nasce, si diventa. Tradotto nel gergo di Santa Ro­manesca Chiesa: Io Pio ma voi nun me piiate. (il Giornale)

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