martedì 13 settembre 2011

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13 settembre 2011

Sì, figurarsi, non sono mica scemi, mica ci credono davvero. Mica ci crede la Barbara Spinelli, quando suona la cetra per Eugenio Scalfari manco fosse un pensatore due spanne sopra Heidegger, lo sguardo lungo, la morale lassù in cima, l’occhio che scruta passato e presente, e tutto questo, scrive, anzi, suona lei, nonostante che il corpo di lui appaia ben più giovane di quello di Ganimede. E’ evidente che la Spinelli finge. E mica crederete che creda davvero a quel che scrive, Ezio Mauro, il quale si sobbarca ogni giorno la fatica di spiegare come e qualmente, se un orso bianco si trova a disagio nell’attuale calotta polare, ciò dipenda senz’altro dal fatto che Berlusconi scopa. E a non parlare di Michele Serra, beato lui, che sgrana gli occhioni e mostra d’indignarsi come il primo giorno ogni volta che gli insinuano il dubbio di una sinistra capace di spendere perfino oltre i proventi da salamella. Ma no, non sono fessi, date retta, mica ci credono. Non si dice mentire, recitano solo un po’, dissimulano. Come dire? La fabbrica del fingo. (il Foglio)

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