martedì 22 novembre 2011

Mici Vendola, il gattocomunista. Marcello Veneziani

Ho visto Nichi Vendola da Fazio e ho fatto una scoperta. Vendola è un gattone. Il faccione sornione, il parlar fuffo, il pelo liscio, lo sguardo felino.
Nichi Vendola
Nichi Vendola
Ingrandisci immagine
Mici Vendola. Non ditegli che è gonfio perché fu castrato o che ha l'orecchino in caso si perda, altrimenti si ingattivisce. Vendola presiede l'Arcigatti. Nella sua terra, che è pure la mia (ho il privilegio di essere non solo suo contemporaneo ma anche suo conterraneo), ci sono due mitici gatti: il Gattofuffo, che è una prefigurazione popolare di Vendola, i suoi stessi tratti somatici e caratteriali, direi quasi un antenato; e la proverbiale Gatta del seminario che si lagnava sempre però mangiava assai: e in lui la lagna, la trippa e pure il seminario sono palesi.
Mici Vendola parla bene e governa male. Non amministra ma somministra; sermoni, mica farmaci. Lascia la sanità in mano agli affaristi e lui si cura di cinema, teatro, lettere e arti. E' governattore, recita più che governare. Niente conti, solo racconti. Come Veltroni anche per Vendola la politica è un ramo del Dams. Sforna più libri che provvedimenti. Emoziona, dicono i suoi fans ma è pericoloso quando lo dice pure lui, perché con la zeta gli parte una sputazza.
Di Pietro è fermo a Mani pulite, lui a Mani di fata. Mici Vendola è arrivato gattonando al top. Non sanno come fermarlo. Avete provato a opporgli tre bottiglie di plastica piene d'acqua? Dicono che sia un esorcismo formidabile per tener lontani i gatti. Ma Mici Vendola è un gattocomunista, mica un micio qualunque. E' il meglio della sinistra. Figuratevi gli altri. (il Giornale)

Nessun commento: