giovedì 27 maggio 2010

"Lì le intercettazioni non vengono pubblicate". Christian Rocca

Ho scritto più volte del paradosso dell’Economist: il miglior giornale del mondo con la peggiore copertura dei fatti italiani dell’universo (dopo quella dei giornali italiani stessi). Del resto l’Economist è il settimanale che dopo aver avuto come corrispondente dall’Italia Luigi Einaudi si è ridotto a pubblicare le analisi di Beppe Severgnini e Tana de Zulueta. L’attuale uomo dell’Economist in Italia si chiama David Lane, un subprodotto del travaglismo d’Oltremanica, capace di esprimere per iscritto tutta la puzza sotto il naso verso i popoli mediterranei che solo gli anglosassoni sanno avere. Oggi, intervistato da Repubblica, dice una serie di cose insensate sul pessimo ddl sulle intercettazioni (cose tipo: il ddl non riguarda i reati mafiosi, ma spesso alla mafia si arriva da altri reati) ma poi, alla domanda del giornalista di Repubblica che gli chiede "In Inghilterra le cose sono diverse?", risponde: «Lì le intercettazioni non vengono pubblicate». (Camilloblog)

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