martedì 9 novembre 2010

Andrea's Version. Andrea Marcenaro

Se non ricordo male, per perquisire all’alba le case di Nicola Porro e di Alessandro Sallusti, più la sede del Giornale, dietro ordine dei sostituti procuratori alla caccia dei famosi dossier, partirono da Napoli per Milano all’incirca una ventina di carabinieri del Nucleo operativo ambientale. Dovevano essere partiti il giorno prima, per trovarsi a Milano la mattina presto, aver dormito fuori almeno una notte, pranzato, cenato e accumulato straordinari. Venti persone sono venti persone. Andarono fino a Milano con parecchie automobili, per caricare e riportare a Napoli la quarantina di computer sequestrati, tra quelli nelle case e gli altri portati via dal Giornale. Per gazzelle che fossero, parecchie automobili consumano come parecchie automobili. Intervenne poi il costo della copiatura, una ditta privata di tecnici informatici messa all’opera per riprodurre i file. Lavoro lungo, dispendioso. Prima ancora, soldi per centinaia di intercettazioni telefoniche, due magistrati in nota spese, viaggi, avvocati, perizie a iosa. E osano raccontarci, con tutto quello che ci abbiamo speso, che la casa dei gloriosi gladiatori è venuta giù lo stesso? (il Foglio)

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