venerdì 26 novembre 2010

Le, ahem, sei “w” del giornalismo italiano. Christian Rocca

Nel mondo anglosassone spiegano la regola secondo cui gli articoli giornalistici devono sempre cominciare rispondendo alle cinque "w", what, who, where, when, why.
Nel giornalismo italiano alle 5 w regolamentari se ne aggiunge molto spesso una sesta: la w di weather report, le previsioni del tempo. Ve ne siete mai accorti? Quando il cronista si atteggia a Hemingway comincia sempre con le previsioni del tempo, fin dai tempi irripetibili di "Era una notte buia e tempestosa".
Oggi, per esempio, su un giornale preso a caso:
«Un vento freddo che sicuramente arrivava dal nord" è l’attacco di un articolo sui rifiuti a Napoli;
«Sono le due del pomeriggio e il vento soffia gelido su Dublino» è l’attacco di un articolo da, appunto, Dublino (camilloblog)

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