lunedì 28 gennaio 2008

Gaza, buio in scena vince la propaganda. Dimitri Buffa

Lo sapevo. Ci siamo di nuovo cascati. Come su “Scherzi a parte” . Ancora una volta i simpatici cineasti di Hollywood Palestina l’hanno fatta in barba a tutti i media mondiali, molti dei quali ansiosi di farsi fottere in questa maniera, con la simpatica balla di “Gaza al buio perché quei boia degli israeliani ci hanno tolto la luce”. A smascherare la sceneggiata ancora una volta il Jerusalem Post che in un articolo dal titolo molto significativo, “Luci spente, camera, azione”, ha descritto la conferenza stampa a lume di candela del leader golpista di Hamas Ismael Haniya, che ha convocato all’uopo tutti i volenterosi giornalisti occidentali nel suo ufficio mentre fuori dal palazzo però, piccolo particolare, le luci erano tutte accese.

A descrivere la ridicola messinscena anche una bravissima blogger israeliana che scrive per informazionecorretta.com, Deborah Fait. Che ci decrive la farsa con le parole usate da alcuni reporter israeliani: “Haniya, ci ha convocati nel suo ufficio, siamo entrati e abbiamo trovato lui e i suoi ministri, al buio, seduti intorno al tavolo e davanti a ognuno c’era una candela accesa.
Strano, abbiamo pensato, perché era giorno e sulle scale c’era la luce elettrica! Avevano chiuso tutte le tende per rendere la stanza completamente buia. Ci ha ordinato di fotografare e di ritornare la sera stessa. Siamo ritornati e abbiamo trovato il quartiere al buio, nelle zone da cui venivamo invece c’era la luce e decine di donne e bambini per la strada con le candele accese in mano”. Commento della Fait: “questi sono i racconti dei giornalisti palestinesi arrivati ieri a Gerusalemme.

Li abbiamo visti e sentiti in diretta alla TV israeliana e stiamo ancora ridendo. Sembra impossibile che i palestinesi siano tanto sicuri di poter prendere in giro il mondo intero da arrivare a fare le sceneggiate ”aiuto non abbiamo la luce, Israele ci sta togliendo tutto!“ persino durante il giorno. Sono davvero arcisicuri che Eurabia creda ad ogni loro parola.” Scrive ancora la Fait sul proprio blog: “sembra impossibile ma hanno ragione, il mondo gli crede, qualsiasi cosa dicano il mondo pende dalle loro labbra e all’ONU ti schiaffano una bella risoluzione contro Israele, senza nemmeno accennare ai bombardamenti su Sderot. Il mondo urla ”Israele affama i palestinesi“ e li guarda, belli grassi, hanno persino la pancia, i bambini hanno belle guanciotte rotonde però continuano a gridare i soliti idioti ”Israele affama i palestinesi, non possiamo accettare una punizione collettiva“. A Sderot invece si? Sderot può essere punita collettivamente? I bambini di Sderot possono im-pazzire di paura? Sparano 50 razzi al giorno, in poco più di 2 anni sono caduti nel sud del Neghev più di 9000 Qassam”.

E a proposito di leggende da sfatare ieri è caduta miseramente anche quella dell’umanitarismo di Moubarak che avrebbe permesso ai sempre “poveri palestinesi” di approvvigionarsi su territorio egiziano dopo avere fatto saltare il muro di cui non parla nessuno, quello che chiude il valico di Rafah dalla parte egiziana. Ieri infatti è stata la giornata dell’intervento massiccio delle unità anti sommossa egiziane. Le agenzie riportano che “ieri mattina le autorità egiziane avevano deciso di rafforzare il contingente di militari nella zona per riprendere gradualmente il controllo della situazione e ripristinare il confine”. Secondo l’inviato della tv araba al-Jazeera, in realtà il valico sarà chiuso oggi, mentre ieri i militari hanno avuto il compito di impedire l’ingresso dei palestinesi in Egitto e di incoraggiare energicamente le decine di migliaia ancora presenti nel loro territorio a tornarsene nella striscia di Gaza.
Appena ci scapperà il primo morto, e gli egiziani non vanno molto per il sottile (loro gli omicidi non li mirano ma tendono a socializzarli), vedrete che forse finirà anche la bella favola dell’Egitto equo e solidale. (l'Opinione)

1 commento:

mastellatraditoredellapatria ha detto...

I palestinesi hanno perso terre e speranze a causa dell'arroganza isdraeliana e qualsiasi approccio informativo che sconfessi questa tragica realtà è meschino e non vero!
Ho conosciuto palestinesi che non lavorano , che vengono discriminati in Isdraele come gli ebrei lo erano in Germania 60 anni fa.
Purtroppo la cultura forzista non vi fa approfondire adeguatamente i temi di politica estera visto che siete indirizzati esclusivamente dal vostro padre-padrone e dalla informazione di parte eh?? Ma quando gli aprirete gli occhi???