martedì 20 agosto 2013

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20 agosto 2013

Il senatore Crimi si candida sempre più a mente politica del movimento Cinque stelle. Nell’intervista di ieri a Repubblica delinea una strategia che si adegua alla possibilità di una nuova maggioranza, visto che quella che c’è scricchiola non poco. Ha già pronto il programma, pochi punti e poi si vota. Con un nuovo sistema elettorale, va da sé, ed è il primo punto. Poi come secondo punto misure per le piccole e medie imprese. Non si sa bene quali ma del resto anche sul sistema elettorale Crimi si tiene sul vago. Terzo punto irrinunciabile, il reddito di cittadinanza. Che però costa un sacco di soldi e non bastano la soppressione del finanziamento pubblico ai partiti, che pure Crimi dimentica di inserire fra i primi obiettivi, e neppure degli altri finanziamenti alla politica, diretti o indiretti. Insomma il programma è un po’ vago. Però ora si sentono pronti e Crimi si dice fiducioso che Napolitano in caso di crisi conferisca a loro un incarico esplorativo. Si rimetterebbero ai loro iscritti consultati in rete e da lì dovrebbe uscire il nome dell’esploratore. E’ sperabile che la scelta del candidato avvenga prima della salita al Quirinale, per evitare il remake dell’esilarante scena nella quale Napolitano chiese all’indimenticabile capogruppo alla Camera quale fosse eventualmente il nome da loro proposto e la sventurata rispose: “E no ! Mica dobbiamo fare nomi, lei l’incarico lo dà al movimento e poi ce la vediamo noi”. Quando si dice il senso del M5s per la Costituzione.
di Massimo Bordin@MassimoBordin

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