venerdì 28 dicembre 2007

La lampadina di Prodi. l'Occidentale

Stavolta bisogna ammetterlo. Abbiamo pensato male troppo presto. Sono bastate poche parole pronunciate dal Presidente del consiglio di fronte ai giornalisti di tutto il mondo stamattina, nella consueta conferenza stampa di fine anno, per capire che c’eravamo sbagliati e che l’Italia ha finalmente cambiato strada.

Anno nuovo, vita nuova. Basta paralisi dell’azione di governo, basta dietrofront dell’ultim’ora non accetteremo più i facili ricatti, non ci faremo intimidire. E’ l’ora di passare dalle parole ai fatti! Sembrava un arringatore un po’ rauco ma convinto il nostro presidente. Altro che pugile suonato! Avete visto con che piglio ha trovato finalmente una soluzione alla questione energetica del nostro paese?

Ha zittito tutti. Mettendo la parola fine ai fiumi di parole sull’apertura di nuove centrali a carbone, alle polemiche sui rischi dell’installazione dei rigassificatori alle porte delle nostre città. Rendendo vani anni e anni di confronto sul ripristino del nucleare nel nostro paese. Facendo praticamente lettera vuota degli sforzi del povero ministro dell’ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, che delle pale eoliche e dell’energia alternativa ha fatto ormai il suo cavallo di battaglia.

Mentre il mondo si affama di energia e va alla ricerca - a destra e a manca - di soluzioni per porre rimedio alla crescita dei consumi, eureka!, la soluzione ce l’abbiamo noi: “dall'inizio di gennaio verrà introdotto l'obbligo per la Pubblica amministrazione di acquistare e installare esclusivamente lampade ad alto livello di risparmio energetico per assicurare entro tre anni la completa sostituzione delle lampadine a alto consumo. Entro il 2011 saranno in vendita in Italia solo lampade a basso consumo energetico”. Fantastico. E poi, Presidente? “Non possiamo non intervenire limitando l'uso della carta per la quale spendiamo spropositi con elevatissimi danni all'ambiente".

E’ il caso di dirlo, trattasi proprio della lampadina di Archimede! Per fortuna che le questioni dell’Arcobaleno ormai non riguardano più il Pd.

Nessun commento: