lunedì 29 ottobre 2007

La pecunia secondo Furio Colombo. Orso Di Pietra

Vuoi sapere qual’è la differenza tra la destra e la sinistra? Prendi il caso della famiglia Angelucci, quella degli industriali del settore della sanità, che è già proprietaria di “Libero” e de “Il riformista” e che si accinge ad acquistare anche l’organo dei Ds “L’Unità”. Che succede quando la notizia dell’acquisto incomincia a circolare e trova autorevoli conferme? I giornalisti di “Libero” non battono ciglio nella convinzione che il loro editore può fare con i propri soldi quello che gli pare. Ed, al massimo, si augurano che gli Angelucci abbiano sempre più disponibilità economiche per poter continuare non solo a comperare altri giornali ma soprattutto a sostenere il loro. Quelli de “L’Unità“ , al contrario, entrano subito in agitazione. Non perché Angelucci potrebbe decidere di non pagare i loro stipendi o ridimensionare o liquidare il giornale, ma perché gli Angelucci sono già proprietari di “Libero”, che è un organo d’informazione schierato a destra. “Non è una cosa normale – tuona a nome della redazione l’ex direttore Furio Colombo-. Qualcosa non torna. Mi domando perché un editore deve avere un giornale che sostiene una posizione ed un altro giornale che appoggia la posizione esattamente contraria? C’è poco da stare tranquilli“. In realtà non c’è nulla di più normale nella faccenda. Che ha un antecedente significativo ed illuminante nel vecchio Angelo Rizzoli che pubblicava contemporaneamente “Candido” di Giovannino Guareschi e “L’europeo” schierato a favore del centro sinistra. Ciò che emerge con chiarezza, invece, è la differenza tra destra a sinistra sulla concezione del denaro. Per i primi “pecunia non olet” e più ne viene meglio è. Per i secondi ogni tipo di pecunia olet tranne quella dei capitalisti loro amici. Che profuma di “Arrogance”. Vero Furio? (l'Opinione)

2 commenti:

gabbianourlante ha detto...

beh.... tutto questo rispecchia benissimo il velTrony pensiero: gli opposti che coesistono!
ciao

maurom ha detto...

Ciao gabbiano,
grazie della visita.