giovedì 8 novembre 2007

Lettera al Foglio

Al direttore - Le scrivo a proposito del tema della sicurezza e dei rumeni oggetto della puntata di Otto e Mezzo di ieri sera. Non ho potuto fare a meno di indignarmi, nonostante io sia un moderato, cattolico, liberale. Mi sono indignato perché un ministro dell’attuale governo non può non sapere che già il decreto legislativo n. 30 del 2007 (si veda anche la circ. 19 6.4.2007 del ministero dell’Interno) consente a un cittadino dell’Unione di soggiornare in Italia per più di tre mesi se, alternativamente: 1) è lavoratore autonomo o subordinato; 2) svolge attività di studio o di formazione; 3) dimostra comunque di disporre per sé e i propri familiari di risorse economiche sufficienti per non gravare sull’assistenza sociale. Chi non ha questi requisiti può, anzi, deve essere allontanato. Non è razzismo, ma il presupposto per una integrazione “possibile”. Altra questione è l’allontanamento per motivi di ordine pubblico e pubblica sicurezza già previsto nel predetto decreto e ora inasprito, probabilmente oltre i limiti costituzionali, con il decreto legge 181/2007. Anche la destra non può non sapere che in Italia sono vigenti queste norme, e non può non sapere che il problema non è l’inasprimento ma l’effettività. Per tutto questo mi indigno. E mi domando: chi ci allontanerà da tanta demagogia e incompetenza? Grazie e perdoni lo sfogo.
Francesco Scalabrelli, via Web

Risposta del Direttore
Ma lei pretende di semplificare le questioni ed esercitare poteri esecutivi e amministrativi per risolvere problemi sociali? Ma è pazzo? Non usa, da noi. Il problema è sempre un altro. Non lo sapeva?

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